ll dottor Franco Desiderio, specialista in oncologia ed endocrinologia nella sua attività più che trentennale di medico ospedaliero si è sempre interessato di oncologia senologica, una branca dell’oncologia che si occupa prevalentemente del tumore della mammella, e in particolare della diagnosi precoce. “Tale patologia è di notevole rilevanza sociale in quanto è la neoplasia più frequente del sesso femminile, è in continuo aumento, anche per le fasce di età più giovani, ed è ancora la prima causa di morte per le donne di età inferiore ai 50 anni” – spiega lo stesso dottor Desiderio.
Esistono dei fattori di rischio che incidono su questa malattia?
“Oltre ai fattori di rischio classicamente considerati e relativi all’assenza di gravidanze o alla prima gravidanza tardiva, all’esposizione a trattamenti ormonali in post menopausa, alla familiarità di primo grado o multifamiliarità e all’età, si è visto che anche gli stili di vita possono aumentare o ridurre il rischio, in particolare l’alimentazione, l’obesità, l’alcool, la sedentarietà. Inoltre anche l’ambiente dove si vive e lavora può essere fonte di sostanze ad attività ormonali che possono contribuire alla trasformazione cellulare. Infine, alcuni studi stanno prendendo in considerazione lo stress prolungato tra i cofattori che aumentano il rischio di neoplasie”.
Cosa deve fare una donna per tutelarsi al meglio?
“Innanzitutto deve adottare stili di vita adeguati per impedire che la neoplasia si formi e questo è ciò che si definisce prevenzione primaria: curare l’alimentazione, fare movimento, restare magri o dimagrire se si è in sovrappeso. Poi c’è la diagnosi precoce, cioè si debbono sostenere quegli esami che permettono di scoprire un tumore mammario prima che esso dia sintomi o sia palpabile. Naturalmente maggiore è il rischio, sia per familiarità che per altri motivi, e maggiori e diversificati dovranno essere i controlli diagnostici. In generale, quando si parla di rischio normale, è importante sottoporsi dai 25 anni in avanti a ecografia mammaria e a partire dai quaranta anni anche a mammografia. Molto importante è anche apprendere l’autopalpazione che si dovrebbe eseguire mensilmente in opportuno periodo del ciclo e cioè al termine del mestruo, già dai 20/25 anni in poi”.